ESSERE INNAMORATI DELLA VITA
di Enzo Fortunato
Carissimo padre Enzo,
carissimi frati, chi vi scrive è una giovane
donna “innamorata” profondamente
del carisma francescano e della
vostra rivista. Siete riusciti a mantenere
intatto lo spirito francescano della prima
epoca, cosa non facile. La mia vita
è stata segnata da ingiustizie fatte da
persone che rivestono ruoli importanti
nella Chiesa e nella società. Ci sono già
troppe ingiustizie nel mondo, bastano e
avanzano per esserci anche nella Chiesa.
Confido in Dio, in san Francesco e
in voi. Tante persone vi stimano e vi
amano e non sono mai rimaste deluse
da voi. Vi voglio bene,
Isabella (SP)
Carissima Isabella,
essere innamorati è bellissimo, non
solo delle persone che ci stanno accanto,
ma anche delle cose, degli animali e
soprattutto dei valori e degli ideali che
andranno a orientare il nostro cammino.
Questo innamoramento diventa la
forza interiore, l’energia che permette
di affrontare ogni pagina della vita e
nel tuo caso ha permesso di superare
le ingiustizie che hai subìto. Quando ti
riferisci alle persone che occupano una
posizione all’interno della Chiesa, papa
Francesco ha più volte indicato a loro, a
noi, la strada da percorrere, la “pelle”
che vuole come vestito per chi esercita
il “mestiere” di prete: «Questo io vi
chiedo: siate pastori con l’odore delle
pecore». Il sacerdote deve avere addosso
l’odore delle anime che pascola
con l’aggiunta di un’altra fragranza: l’olio
di Cristo. Per quanto riguarda gli uomini
della società non ti preoccupare, la
potranno far franca una, due, tre volte,
ma arriverà il momento in cui inciamperanno
e, credimi, saranno dolori. Grazie
per la stima che ci riservi, rappresenta
la nostra riserva nei momenti difficili.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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